Una guida alla scoperta di territori speciali
Una guida per scoprire dei territori speciali, poco conosciuti e che rappresentano oggi uno dei laboratori più interessanti per la transizione energetica. L’idea di una guida turistica ai parchi eolici italiani nasce dall’obiettivo di permettere a tutti di andare a vedere da vicino queste moderne macchine che producono energia dal vento e di approfittarne per conoscere dei territori bellissimi, fuori dai circuiti turistici più frequentati.
Si parla molto in questo periodo di rinnovabili, perché rappresentano le fonti su cui puntare per rendere finalmente il nostro sistema energetico libero da carbone, petrolio e gas che sono la causa dei cambiamenti climatici. Ma si discute molto anche di come integrarle al meglio nel paesaggio, in particolare in un Paese come l’Italia ricco di risorse culturali e ambientali.
Turismo dell’eolico
Con la seconda edizione della guida, arrivano a diciotto i parchi eolici scelti da Legambiente che dimostrano come queste sfide possano essere affrontate con il consenso delle comunità e trovare forme innovative e affascinanti di valorizzazione delle risorse locali. Dalle colline moreniche di Verona al Fortore molisano, seguendo rilievi e colline liguri e toscane, le aree interne e i piccoli paesi abruzzesi e campani. E poi il primo impianto eolico in mare e le torri nell’altopiano dell’Ogliastra, con le installazioni dell’artista Maria Lai.
Il viaggio attraverso questi particolari paesaggi si può percorrere a piedi, in bici o a cavallo tra sentieri sterrati e tratturi, strade locali. Già oggi lungo questi percorsi si incontrano turisti e sportivi, italiani e stranieri, scolaresche. È il fascino di queste grandi e moderne macchine per produrre energia dal vento inserite tra montagne e boschi, dolci colline coltivate a grano, dove si incontrano animali al pascolo e punti di osservazioni verso meravigliose visuali che spaziano dal mare alle montagne.
Nelle pagine nella guida si possono trovare tutte le informazioni per arrivare nei luoghi e organizzare un weekend, sulle caratteristiche degli impianti e sui percorsi e sentieri che li attraversano, consigli su dove andare a mangiare, a dormire, i luoghi più o meno noti da scoprire, insieme a storie e aneddoti nel racconto dei territori fatto da Giuliano Malatesta. Tanti spunti per una gita e magari andare a scoprire il paese dove è nato Sandro Pertini o quello finito in prima pagina del New York Times grazie proprio all’eolico, uno dei più famosi monumenti di land art al mondo, sentieri che incrociano luoghi simbolo della resistenza o la Linea Gotica.
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Il sito parchidelvento.it è in italiano e inglese proprio per la crescente attenzione nei confronti dell’eolico a terra e in mare. Questa guida è la prima al mondo che parla di turismo dell’eolico ma sono tanti i parchi che dalla Nuova Zelanda a Copenaghen sono ogni giorno meta di gite in barca o a piedi e che si sono organizzati proprio per rispondere a una crescente curiosità verso questi impianti e per i cambiamenti che stanno avvenendo anche nel fenomeno turistico, di persone sempre più in cerca di esperienze e scoperte.
È un work in progress, i parchi andranno crescendo nei prossimi anni con l’obiettivo di scoprire altre esperienze capaci di dimostrare che la grande sfida climatica può essere vinta puntando su un modello di generazione energetica pulito e distribuito che valorizza i territori, le risorse presenti e rafforza le comunità.